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Cover for to prevent Hypothermia in traumatized patient

Laprima cosa che si deve fare nell’emergenza sanitaria è verificarei segni vitali del corpo umano.
Piùsemplicemente si controlla la frequenza respiratoria, il polsoradiale ed il livello di coscienza.
Nell’emergenzasanitaria ciò che può modificare l’approccio al cosiddetto Triagedi Pronto Soccorso è il luogo dove si verifica l’incidente.Possiamo trovarci di fronte anche ad un soccorso estremo concondizioni climatiche avverse. In questa situazione ciò che puòinfluenzare in modo considerevole i valori del respiro, battitocardiaco e coscienza è la termoregolazione.
Dareimportanza alla conservazione di un’ottima termoregolazione delcorpo umano può significare salvare una vita..
Infatti,come vedremo nei paragrafi seguenti potrete capire come i fattoriclimatici siano tra i principali responsabili dell’insorgenzadell’ipotermia.
Studiapprofonditi di ricercatori presso l’Istituto di Fisiologiadell’Università di Kuopio in Finlandia hanno portato allacreazione di un sofficecontenitore conformabileRESCUECOVERING (Fig. 1) peril ricovero di pazienti che denunciano sintomi ipotermici.
Daqui l’importanza che tutti i mezzi adibiti al soccorso in altura,in situazioni estreme e comunque in inverno anche in zonepianeggianti, dispongano di questi contenitori per evitare cheesposizioni prolungate al freddo, al vento ed all’umidità possanopeggiorare le condizioni vitali del paziente.
Ancheper il soccorso in mare, in lago, in grotta ovunque si registrinotemperature rigide e con un alto tasso di umidità, è importanteutilizzare questi nuovi sistemi di isolamento termico per un prontorecupero delle funzioni vitali, facilitando il Triage durante leoperazioni di soccorso soprattutto a seguito di catastrofi.
OgniP.M.A.(Presidio Medico Avanzato) dovrebbe disporre più di un RescueCoveringper garantire un soccorso migliore, isolando quanto più possibile ilpaziente, in modo da creare una barriera con l’esterno. In questomodo il recupero delle funzioni vitali sarà più rapido.
Maquesti Rescue Covering sono utili, se non indispensabili, anchequando si tratta di trasferire il paziente da un Presidio Ospedalieroad un altro sia che si utilizzi l’ambulanza, l’elicottero ol’aereo. Così il trasferimento del paziente sarà più“confortevole” e non si dovranno utilizzare altri sistemiantiquati che, oltre a non isolare il paziente dal freddo e dalpersonale sanitario, lo si espone a possibili infezioni batteriche.
TERMOREGOLAZIONE CORPOREA
L’essere umano è un organismo endotermo (produce calore) ed omeotermo (mantienecostante la temperatura interna, che è 37° 1°C). Nello stesso tempo può scambiare calore con l’esterno.
Laproduzione di calore (termogenesi) avviene tramite il metabolismocellulare (il consumo di ossigeno a livello mitocondriale porta allaformazione di energia sotto forma di ATP e alla produzione di calore)e il lavoro muscolare. Il calore può non essere dissipato tramite lacontrazione dei vasi cutanei.
Ilcalore viene dissipato tramite la sudorazione e la dilatazione deivasi cutanei. Il centro di regolazione della temperatura si trovanell’ipotalamo. Quando all’ipotalamo arrivano informazioni divariazioni della temperatura, vengono inviate informazioni allaperiferia per produrre calore o disperdere calore.
L’individuopuò andare incontro a ipotermia oppure ad ipertermia.
Prendiamoin considerazione l’ipotermia che si verifica quando c’è unadiminuzione della temperatura esterna o per alterazioni endogene.


Diminuzionedella temperatura esterna:
quandola temperatura esterna diminuisce l’individuo oltre a proteggersicon l’abbigliamento e il riscaldamento, attua dei meccanismi diacclimatazione, cioè produce calore endogeno tramite il tremito, ilmovimento e l’aumento del metabolismo basale (aumento del consumodi ossigeno). La possibilità di acclimatarsi è limitata in quantogli enzimi riducono la loro funzione diminuendo la temperatura(attività ottimale a 37°C).
Sel’acclimatazione è insufficiente, si verifica l’ipotermia, chepuò essere generalizzata o localizzata. 

Ipotermiageneralizzata:
E’necessario distinguere se l’abbassamento di temperatura avviene inacqua o all’aria. In acqua, un immersione a 4°C per 20 minuti èsufficiente per causare la morte. Dapprima si verifica il processo ditermogenesi, con aumento dell’attività muscolare per stimolazionedel sistemanervoso simpatico, aumento del metabolismo basale, vasocostrizioneperiferica, aumento del ritmo cardiaco e della frequenzarespiratoria. Questa condizione non può durare a lungo; infattil’aumento degli atti respiratori comporta una diminuzione dellaC02, la quale causa una diminuzione del flusso cerebrale conconfusione mentale e tetania, fattore quest’ultimo che impedisce ilmovimento. Aumenta, quindi, la stimolazione vagale e diminuisconotutti i fattori suddetti (ritmo cardiaco, frequenza respiratoria,metabolismo basale, movimento muscolare). Quando si raggiungono i27°C interni, si ha l’arresto cardiaco e morte.All’ariaaperta, ad esempio in alta montagna, si deve scendere ben sotto gli0°C (-40-50°C) per avere gli effetti da ipotermia. Comunque anchel’esposizione prolungata a temperature meno rigide di quelle soprariportate, possono causare gravi problemi di sopravvivenza. Lealterazioni interessano le funzioni cerebro-muscolari.
A32°C di temperatura corporea interna, l’individuo si comporta inmodo irrazionale, si sveste invece di coprirsi, è apatico e tende adaddormentarsi. A temperatura più bassa, va incontro a coma, paralisivasomotoria, bassa frequenza respiratoria, fibrillazioneatrioventricolare e morte per arresto cardiaco.


Ipotermialocalizzata:
Nellelesioni locali si deve distinguere tra il congelamento, che siverifica quando la temperatura scende a tal punto che l’acqua deitessuti si ghiaccia, ed il raffreddamento, in cui non si formaghiaccio. La formazione di ghiaccio è lesiva per le cellule, inquanto il congelamento dei liquidi intracellulari fa aumentare laconcentrazione delle proteine, con un conseguente ingresso di acquaper osmosi e lisi cellulare; inoltre quando il ghiaccio si scioglie,i cristalli di ghiaccio danneggiano gli organelli intracellulari. Ilraffreddamento interessa parti dell’organismo più esposte, come ilnaso, le orecchie, le mani e i piedi.
Lapresenza di indumenti bagnati accelera il raffreddamento. Leconseguenze del raffreddamento dipendono dalla intensità e dalladurata della variazione termica e se la cessione del calore è rapidao lenta. La prima reazione è la vasocostrizione (il tessuto èpallido), che può portare ad ischemia e a necrosi del tessuto, se lapermanenza al freddo è prolungata.
Seguepoi il processo infiammatorio, per cui la parte interessata diventarossa e gonfia per vasodilatazione, stasi ed edema. La stasi puòportare alla formazione di trombi, che sono causa di ischemia enecrosi .
Sela necrosi interessa tutto un arto si parla di gangrena. Ilraffreddamento può essere diviso in 4 gradi:
Igrado – ischemia;
IIgrado – flogosi essudativa;
IIIgrado – necrosi;
IVgrado – gangrena.

Alterazioniendogene:
Lecause endogene di ipotermia sono:
1. diminuzionedel metabolismo energetico per:
-mancanza dinutrienti e di ossigeno
-presenza difarmaci o sostanze tossiche (arsenico, piombo, mercurio, monossido dicarbonio) che inibiscono gli enzimi del metabolismo ossidativo. Adesempio, il monossido di carbonio, presente nel sangue dei fumatori,blocca la citocromo ossidasi.
-ipotiroidismo
-cirrosiepatica. Questa condizione influenza l’abbassamento dellatemperatura perché è nel fegato che si produce la maggior parte delcalore.
2. paralisidei muscoli
3. aumentodella termodispersione per:
-vasodilatazioneda farmaci e da alcool
-aumentodella sudorazione da farmaci (antipiretici)
4. alterazionedei centri regolatori della temperatura nell’ipotalamo per
-processi infiammatori come ad esempio - le ustioni,
-tumori,
-traumi.


Farmaciche influiscono negativamente sulla termoregolazione:

PaoloInnocenti

paoloinnocenti.pt@gmail.com

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